Smart city e accessibilità: costruire le città inclusive del futuro
Un mondo per tutti
Stiamo per entrare nel 2023, la tecnologia avanza e con essa anche sempre più ottimistiche possibilità per un mondo migliore per rendere attivamente sempre più partecipe, sia persone della terza età sia persone che nonostante l’handicap si cominciano a notare quei progressi che limitano sempre di meno la disabilità, fornendo così la possibilità a chiunque di essere un membro attivo di una società che, nonostante le ancora limitazioni attuali, apre sempre più le proprie porte per un mondo che coinvolge tutti colore che vorranno farne ancora attivamente parte, indipendentemente dalla propria condizione ed età.
Insieme al mondo, anche tutti noi andiamo avanti, affrontando sfide che fortunatamente con il passare del tempo si alleggeriscono, ci facilitano la vita, aumentano le occasioni di mettersi in gioco a testa alta insieme a ogni singolo individuo all’interno di una società a volte un po’ pretenziosa, ma al tempo stesso che elargisce da Occidente a Oriente, sempre più occasioni, per dare a ognuno di noi, il nostro spazio, la nostra indipendenza, una nostra forza di volontà che ci permette di andare avanti a testa alta e con le nostre sole forze.
Il futuro che riguarda i miglioramenti di strutture e ambienti adibiti sia per persone senza particolari difficoltà, sia per quelle che necessitano di assistenza speciale, continua a migliorare e perfezionarsi, in modo che nessun disabile o persona della terza età, possa trovare limiti condizionati non dal proprio handicap, ma dalla non totale adeguatezza di una struttura. Finalmente sta davvero arrivando un mondo per tutti, il mondo delle smart city è sempre più vicino.
Una città futuristica
Le ‘smart city’ cominciano ad essere una realtà sempre più concreta, con una tecnologia sempre più all’avanguardia, le barriere e i limiti imposti, cominciano a essere sempre di meno per ogni genere di individuo.
All’estero vi si possono trovare già città con qualsiasi tipo di servizio per chiunque necessiti di assistenza o aiuto esterno, dalle strutture o dai mezzi di trasporto, non ci si dovrà minimamente preoccupare se non si avrà qualcuno al nostro fianco per aiutare.
Le smart city che si pensava potessero esistere solo nei film di fantascienza, continuano a studiare con progetti sempre più inclusivi, per offrire tutto ciò che è necessario alla persona che potrebbe trovarsi in difficoltà. Attualmente sempre più città adottano ad esempio, il sistema di scrittura braille per i non vedenti, in negozi, centri commerciali, luoghi di lavoro, all’interno di uffici di istituzioni sociali.
Rampe e pedane per chi ha difficoltà nel camminare o fa uso di sedie a rotelle, che potrà entrare o uscire ovunque, senza aiuto, sia anche per i mezzi che purtroppo ancora oggi, continuano a non esserne del tutto forniti, ma fortunatamente sempre più città si trasformano e cambiano per approcciarsi all’utilizzo di nuove tecnologie, in modo che anche i mezzi di trasporto cittadino, si adeguino al cambiamento. Per farci un’idea dei prodotti oggi disponibili sul mercato abbiamo consultato la sezione elevatori del sito web di Centaurus Rete Italia (ma ce ne sono moltissime, abbiamo consultato questa perché avendo un catalogo multimarca e multiprodotto ci dava rapidamente un’idea più ampia di cosa c’è oggi sul mercato). L’idea che ci siamo fatti è che effettivamente oggi il mercato si è evoluto molto e ci sono tante soluzioni diverse per i casi più diversi, sia per gli edifici pubblici che privati, per ambienti interni ed esterni, ed abbiamo scoperto che esistono sul mercato anche molte soluzioni speciali ad esempio per treni, veicoli, piscine ecc.
Non solo sempre più autobus sono ormai elettrici e i treni vanno a energia solare, in più con l’aumento delle pedane che delle attrezzature speciali al proprio interno, persone anziane o che hanno particolari difficoltà motorie, avranno sempre la possibilità non solo di avere il proprio posto, ma non avere il problema di doversi appoggiare a qualcuno per non rischiare di cadere.
Nel futuro ogni città sarà soggetta a determinati standard, ognuna permetterà al singolo individuo di non avere difficoltà a manifestare la propria condizione, avendo a disposizione anche durante lo shopping, di personale adibito all’aiuto di persone che necessitano di aiuto, come per chi ha bisogno della scrittura braille o il linguaggio dei segni LIS, dando così la possibilità a chiunque indipendentemente che sia cliente o lavoratore.
Infine una cosa da non dimenticare, è che ogni smart city all’interno delle proprie istituzioni, come comuni o scuole. deve avvalorarsi ed essere predisposto all’accoglienza, aiuto o assistenza di persone con disabilità o persone anziane che necessitano di particolare riguardo. Attualmente l’ideologia futuristica di smart city continua a prendere piede, sempre più strutture e organizzazioni sociali condividono l’ideologia dell’inclusività.
Una città che si vuole davvero definire intelligente e futuristica deve assolutamente essere costruita per facilitare ulteriormente la vita dei suoi individui, indipendentemente dallo status, età, condizione, genere ed etnia, deve saper includere chiunque, avendo a disposizione non solo persone che hanno scelto di fare la differenza, ma l’unione di più gruppi di persone che ogni giorno decidono di cambiare, per essere tutti insieme per l’inclusività.
Insieme per l’inclusivitá
Ognuno di noi con la propria parte farà non solo per sé, ma farà del bene anche al prossimo, migliorando il futuro per ognuno di noi, creando nuove scelte, occasioni, aprendo porte prima chiuse.
Siamo di fronte a una ricchezza mentale che fino a poco tempo fa ancora nemmeno si riteneva possibile, ecco perché a volte è importante aver bisogno di guardarsi indietro per comprendere gli errori, per poi andare sempre avanti per costruire qualcosa di migliore ogni giorno.
L’aiuto reciproco per costruire qualcosa di migliore è la scelta che va presa in considerazione da tutti gli individui in una società, stare insieme e operare insieme per una maggiore inclusività, necessaria per chiunque abbia bisogno e per chiunque necessiti di essere ascoltato. Un mondo inclusivo è un modo che sa ascoltare, che sa dare una voce a chiunque ne abbia bisogno, che sa accogliere chiunque si senta solo.
La società in cui viviamo ha bisogno di guardare avanti per poter finalmente raggiungere vette che prima non si potevano scalare, aiutando se stessi e il prossimo bisogna anche conoscere i propri limiti, senza necessariamente credere di non dover richiedere aiuto, anzi ognuno di noi, indipendentemente dall’età e dal fisico, in un modo inclusivo, dovrebbe sentirsi libero di valutare quando è necessario chiedere una mano al prossimo senza nessun tipo di barriera o pregiudizio.
Forse non è ancora arrivato quel momento, ma un giorno ogni città sarà creata per includere chiunque, per dare la possibilità a ognuno di noi di dare e ricevere, di contribuire al massimo delle nostre possibilità per l’inclusività sociale.
Dalle smart city al miglioramento delle condizioni sociali dell’individuo che appartiene alla terza età o persona disabile, ogni giorno aumentano le possibilità di vedere una migliore opportunità per il prossimo, anche e soprattutto grazie a tutti coloro che hanno deciso di aiutare, prodigarsi per il prossimo, scegliere di dare una mano a tutti coloro che ne hanno necessità.
Una risorsa di cui consigliamo sicuramente la lettura è questo pdf dal sito del Senato della Repubblica, “Smart cities. Comunità intelligenti”.
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