Permessi, autorizzazioni e normativa sulle pareti mobili

Il mondo dell’edilizia in Italia è tutt’altro che trasparente. Tra leggi europee, nazionali e regionali per chi non appartiene al settore è molto complicato raccapezzarsi (e talvolta, anche per chi è del settore…). Il timore di commettere senza volerlo un illecito può bloccarci da prendere delle decisioni anche a fronte a delle possibilità allettanti.
Il campo delle pareti mobili non è immune a questo problema. È comune che chi si affaccia per la prima volta a questo mondo vengano dei leciti dubbi: se andassi a installare delle pareti mobili, sarebbe poi necessario un, potenzialmente costoso, cambiamento catastale? E per l’autorizzazione di inizio lavori? Che documenti devo presentare, se devo presentarne? O forse, visto che sono appunto pareti mobili, posso non fare nulla? E cos’è considerata dalla legge una “parete mobile”?
Domande, com’è detto, lecite. Vediamo di gettare un po’ di chiarezza.
Cos’è una parete mobile
La legge definisce precisamente le pareti mobili. Questo è il testo di riferimento, derivato dalla normativa europea UNI 10700: “Pareti interne non portanti con funzione di separazione fra ambienti contigui, costituita da elementi prefabbricati modulari, interamente finiti prima della posa, intercambiabili senza degrado, con elementi delle medesime dimensioni ma con tipologie differenti (pannelli opachi, pannelli vetrati, passacarte, porte) con o senza capacità di contenimento, con o senza predisposizione per attrezzature. La parete interna mobile si intende interamente smontabile e rimontabile in altri luoghi, aventi le medesime dimensioni del luogo di origine, senza degrado dei componenti e senza necessità di modifica degli stessi”.
Come si vede, la definizione è ampia: non viene definita una tipologia o un materiale, né è necessario che la parete arrivi da terra al soffitto. Per rispondere alla caratteristica basta che le pareti:
– Siano non portanti.
– Siano modulari e prefabbricate.
– Si usino per separare gli ambienti.
– Possano essere smontate e trasportate.
Oltre che questa definizione dalla normativa UNI 10700, va ricordato che le pareti mobili devono rispondere ai requisiti della normativa, sempre europea, UNI 10820. Si tratta di specifiche qualitative riguardanti il comportamento in caso d’incendio, la modularità e altre specifiche tecniche. Prima di installare una parete mobile, occorre sempre assicurarsi che risponda alle due normative di riferimento.
Installare pareti mobili e permessi
Partiamo subito da un punto fermo: a oggi non c’è una sentenza o normativa specifica che chiarisca questione a livello nazionale. Detto questo, si può però fare un check sui dubbi e seguire le regole per decidere cosa sia o meno necessario. Vediamo una per una le pratiche più comuni, e se queste sono appropriate in caso di utilizzo di pareti mobili.
– Modifica catastale: No. La regola generale è che se le modifiche non cambiano la rendita catastale, non è necessaria una modifica al catasto. Considerato che una parete mobile interna non cambia per esempio la volumetria, non è necessaria alcuna modifica al catasto.
– Autorizzazioni a costruire: Si, la CILA. Di cosa si tratta? La CILA è la “minore” delle tre autorizzazioni a costruire. La più alta, utilizzata per esempio per la costruzione di nuovi edifici è il Permesso di Costruire o PdC. Poi c’è la SCIA, che serve per interventi di manutenzione straordinaria rilevanti, che comportino modifiche alla struttura principale dell’edificio. Per finire, c’è la CILA: è per gli interventi di manutenzione sì straordinaria, ma che non modifichino la struttura. A differenza delle altre, la CILA non è autorizzativa: non stiamo andando a chiedere il benestare del Comune, stiamo solo avvisando la PA dei cambiamenti in corso.
– Leggi sull’abitabilità: Si. I nuovi ambienti che andiamo a creare devono seguire le leggi relative all’abitabilità in tema di luce, spazi, e qualsiasi altra legge sia applicabile. Questo è un vero campo minato perché le leggi cambiano da regione a regione e, talvolta, da comune a comune soprattutto in quelli più grandi. Milano, per esempio, è famosa per avere delle regole abbastanza astruse, così come Roma. È consigliabile affidarsi a degli esperti del territorio, come https://www.paretimobilimilano.it/, che possano aiutarvi nella divisione degli ambienti per evitare spiacevoli scoperte ex-post e potenziali dichiarazioni di inagibilità.
– Leggi sulla Sicurezza: Si. Gli spazi che andiamo a delimitare devono rispondere alle stesse caratteristiche di sicurezza antincendio e antisismica di spazi definiti con pareti più convenzionali.
La legge e le pareti mobili
Se è vero che la normativa sulle pareti mobili non è esplicita, abbiamo anche visto che è possibile dedurre alcune regole generali per iniziare a dipanare la matassa. Quanto c’è di normato a oggi pare accettare le differenze delle pareti mobili rispetto ad altre tipologie di costruzioni, differenze che si traducono in un procedimento più facile e snello… A ben vedere, di certo un ulteriore punto a favore delle pareti mobili stesse.